Come vi immaginate la scuola del futuro?

Negli ultimi anni si è potuto osservare uno sviluppo esponenziale della tecnologia, specie nell’ambito dell’istruzione. Solo fino a trent’anni fa, per fare una ricerca era necessario recarsi appositamente in biblioteca, consultare l’enciclopedia, per poi eseguire tutto a mano. Per quanto i computer esistessero già, in pochi avevano la fortuna di possederne uno a casa.

Ora, invece, tutte le informazioni sono immediatamente disponibili e a portata di mano, senza contare che le persone possono collaborare sui progetti più disparati da qualunque parte del mondo. Il settore dell’istruzione sta cambiando, così come gli strumenti; l’ambiente scolastico sta accogliendo i robot come parte integrante del sistema. Di certo, non ci saremmo mai aspettati che tutto questo potesse accadere così velocemente. In quest’articolo parliamo di futuro e in particolare di come cambierà il modo di fare lezione nelle classi.

Oggi il sistema scolastico si trova ad affrontare un certo scetticismo da parte di ricercatori e aziende del settore EdTech, accusandolo di essere ripetitivo, generico e di concentrarsi solamente sull’individuo piuttosto che sullo sviluppo della persona; nel corso degli anni molteplici sono state le soluzioni concepite in vista del futuro: alcune hanno superato il test del tempo, altre no. Illustriamo qui le proposte di SoftBank Robotics, avvalorate da ricercatori, scienziati ed educatori.

Nelle classi ci si focalizzerà sul singolo studente, considerandone gli interessi, le capacità e le sue necessità; inoltre l’attività didattica dell’insegnante diventerà più interattiva e coinvolgente. La tecnologia sarà a sostegno degli insegnanti implementando così la modalità didattica learning by doing. Nelle scuole del futuro tutti verranno trattati equamente senza discriminazioni, indipendentemente dalla storia personale e dal rendimento scolastico; uomini e tecnologia andranno di pari passo e i percorsi scolastici saranno strutturati in modo tale da incentivare l’intraprendenza e la passione per l’innovazione sin dai primi anni.

Verrà adottato un approccio di adaptive learning, le materie obbligatorie diventeranno trasversali all’interno dell'intero ecosistema scolastico, non limitandosi più solo all’ambiente di classe. Le attività in classe incentiveranno gli studenti ad applicare al mondo reale le conoscenze apprese, consolidando così i concetti e stimolando ulteriormente la curiosità. E se tutto questo fosse già possibile?

Più di 13.000 robot umanoidi sono già operativi in scuole e università, quale sarà il prossimo passo?

Nel 2020 questa nuova forma di didattica si è già affermata in più di 70 paesi. Nao e Pepper, robot smart umanoidi, sono un gioiello dell'AI e della robotica. Aggiornati con gli ultimi programmi scolastici, Nao e Pepper sono pronti a diventare una costante all’interno del mondo dell’istruzione, a tutti i livelli, dalle scuole elementari agli ambienti di ricerca.

I nostri robot non solo possono assistere gli insegnanti nello svolgere le attività, quali porre domande di verifica alla classe, spiegare la lezione o semplicemente interagire, ma possono essere usati anche come piattaforma didattica adatta per tutti i gradi scolastici. Inoltre, essendo di natura hardware complessi, i robot stessi possono essere oggetto di studio per approfondire materie come la fisica, l'arte, la meccanica e la robotica. L’attività didattica nelle classi non è mai stata così interattiva, divertente e smart. Grazie ai robot umanoidi, gli studenti imparano più velocemente, come mai prima d’ora, e allo stesso tempo consolidano le loro competenze in fatto di materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

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Un nuovo approccio all'insegnamento grazie a tecnologie innovative: materie STEM e robot relazionali

Guardando al futuro, e considerato che solo ora stiamo accogliendo la digitalizzazione praticamente sotto ogni forma, quali e come saranno le nuove materie di base obbligatorie ancora non è definito. Oggi possiamo salvare i nostri documenti in modo più efficiente in cloud, non sprechiamo più tempo a spostarci per appuntamenti e conferenze grazie alle riunioni da remoto, così come le nostre case e automobili stanno diventando sempre più smart. Mentre la tecnologia continua a evolversi e cambiare le nostre vite, i giovani hanno bisogno di avere competenze più tecniche per far fronte ai lavori del futuro. “Se non giochi d'anticipo, i risultati saranno scarsi” è una frase in cui SoftBank Robotics si rispecchia. SoftBank Robotics propone un approccio digital per lo studio delle materie STEM poiché crede che la tecnologia rivesta un ruolo centrale nell’ istruzione dell’individuo sin dalla sua tenera età. I robot umanoidi, Nao e Pepper, saranno la chiave per il nuovo approccio digitale nel mondo dell'istruzione. 

SoftBank Robotics e il learning by doing

I robot rappresentano il fulcro nell’ambito di un’attività didattica interdisciplinare, quindi la risorsa principe da impiegare per l’insegnamento, per esempio di matematica, scienze, design, tecnologia, linguaggio di programmazione, senza contare che parlano più di 20 lingue, inglese, francese, spagnolo ecc. In breve, le possibilità di ciò che si può ottenere grazie ai robot umanoidi sono infinite. L’impiego dei robot nelle classi permette di iniziare gli studenti a percorsi professionali che altrimenti non avrebbero mai preso in considerazione. Inoltre, la robotica è utile a mostrare agli studenti come l’ingegneria e l’IT possano essere divertenti rendendo concreti concetti astratti. Imparare con l’aiuto di robot accresce le abilità di problem solving e incentiva lo sviluppo delle capacità di comunicazione e relazionali, così come la collaborazione e la capacità di spiegare e trasferire concetti complessi ai compagni di classe e ai colleghi.

SoftBank crede in questo: “Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, e si impegna affinché l'innovazione tecnologica possa con facilità dare forma al futuro.

 

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