Employee retention: come valorizzare e fidelizzare il dipendente

Valorizzare e mantenere una relazione stabile con tutti i dipendenti, soprattutto nel lavoro da remoto, è cruciale non solo per il benessere dell’ambiente di lavoro, ma anche per il bilancio aziendale.

L’employee retention è una delle sfide più importanti a cui l’HR è chiamato a rispondere.

Il costo del turnover dipendenti è definito come il costo di assumere e formare un nuovo dipendente. Solitamente i costi di formazione presi in considerazione sono quelli necessari a rendere operativa una nuova risorsa, ma se stiamo parlando della sostituzione di un vecchio dipendente andrebbero anche considerati quelli necessari a portare il nuovo dipendente allo stesso livello di produttività del predecessore.

Maggiore è il tasso di turnover, maggiori saranno i costi diretti e indiretti: come riuscire quindi a trattenere le migliori risorse in azienda?

  1. Definisci percorsi e obiettivi chiari per il dipendente
  2. Coinvolgi il dipendente (4 consigli utili)
  3. Affidati agli strumenti giusti

1. Definisci percorsi e obiettivi chiari per il dipendente

Non c’è niente di peggio di navigare a vista. Uno dei fattori più ricercati in un’azienda è la visibilità del percorso di carriera. Il dipendente, ancor prima di entrare in azienda, vuole aver chiaro quale sarà il suo percorso all’interno della stessa. Altrimenti, il rischio è quello di assumere una nuova risorsa e vederla appiattirsi sul proprio lavoro quotidiano, senza troppi stimoli o obiettivi che la spingano a migliorarsi. E vederla infine abbandonare la nave.

Diventa quindi cruciale definire dei piani di carriera accompagnati ad adeguati percorsi di formazione, che possano offrire al dipendente le basi per costruirsi un futuro all’interno dell’azienda e favorire, più in generale, l’employee retention.

Employee retention: Definisci percorsi e obiettivi chiari per il dipendente

2. Coinvolgi il dipendente

L’Employer Engagement è fondamentale per un sereno clima di lavoro e una buona produttività. Ma cosa significa coinvolgere il dipendente? Significa renderlo informato su ciò che avviene in azienda, coinvolgerlo nelle decisioni (ovviamente nei limiti dei ruoli e delle competenze prestabiliti), valorizzare il suo operato, renderlo parte di una seconda famiglia.

Ecco alcuni suggerimenti per coinvolgere il dipendente.

A. Crea uno spazio dove raccontare le persone

Un po’ come una nonna che tappezza la casa con le foto dei propri nipoti, anche l’azienda deve trovare uno spazio per raccontare i suoi dipendenti. Niente foto di prime Comunioni in questo caso, ma la logica è la stessa: mostrare i traguardi e gli eventi chiave dei dipendenti all’interno dell’azienda. Si potrà raccontare di come qualcuno sia riuscito ad ottenere un’importante certificazione, oppure di chi ha lavorato su un progetto di particolare successo, oppure ancora di ciò che piace di più dell’ambiente di lavoro (un tavolo da ping-pong? birra gratis dopo le 17.00?).

I modi di raccontarlo possono essere diversi. C’è chi utilizza l’account LinkedIn dell’azienda, c’è chi apre un account Instagram dedicato, c’è chi apre un’intera sezione del sito. Considerando quest’ultima opzione, un blog aziendale è forse un modo più strutturato per raccontare la vita in azienda. Inoltre, tali contenuti di Employer Branding potranno essere utilizzati per attrarre nuovi talenti: ricorda, il recruiting passa anche dai tuoi dipendenti attuali!

B. Fai giocare i dipendenti

No, ok, abbiamo appena accennato di tavoli da ping-pong, ma il senso del far giocare i dipendenti è un altro. Se da una parte il gioco è un modo per far riposare la mente dallo stress lavorativo durante le pause, dall’altra può essere utilizzato proprio per incentivare i dipendenti a raggiungere determinati obiettivi.

Tramite la gamification è infatti possibile fare leva sul divertimento e sulla sana competizione per spingere i dipendenti, divenuti giocatori, a modificare le proprie abitudini all’interno di un sistema: utilizzando dinamiche di gioco come punti, livelli, reward, missioni e status sarà possibile coinvolgere e favorire la partecipazione dei dipendenti. Che si tratti di vincere il premio per il miglior articolo del mese o di ottenere una certificazione con il punteggio più alto, i risultati sull’Employer retention si vedranno chiaramente già da dopo qualche settimana.

C. Metti in condivisione i dipendenti

Le migliori idee nascono spesso dall’incontro di pensieri differenti. Soprattutto in un’ottica di Smart Working, è importante riuscire a far dialogare in maniera efficace e creativa i dipendenti.

La condivisione, opportunamente moderata, può sicuramente favorire la produttività, aprendo nuove strade e opportunità, ma non solo. Mettendo in relazione i dipendenti si favorirà un dialogo che permetterà di rafforzare i legami tra di loro, facendoli sentire sempre più parte di qualcosa.

D. Condividi sempre le ultime novità in azienda

Sembra un concetto scontato, ma non lo è. Se in una piccola azienda è facile che le notizie corrano veloci, in aziende più strutturate alcune informazioni potrebbero perdersi tra i vari team, soprattutto se pensiamo a un lavoro in Smart Working, dove neanche una pausa caffè potrebbe tenere aggiornati tutti sulle ultime novità.

Per un dipendente può essere frustrante non essere informato su cosa stia succedendo in azienda. Venire a sapere da altri, magari esterni all’organizzazione, di un nuovo ingresso o di una nuova decisione che può riguardarlo da vicino, potrebbe minare il senso di appartenenza e di importanza nei confronti dell’azienda, con conseguenze negative in termini di fiducia e produttività.

Employee retention: Condividi sempre le ultime novità in azienda

3. Affidati agli strumenti giusti

Come puoi ben vedere, non c’è una unica strada per valorizzare e fidelizzare il dipendente. Ma l’Employee retention, in qualunque forma la si voglia spingere, richiede attenzione, pianificazione e una strumentazione adeguata.

Oggi i team HR possono beneficiare di strumenti condivisi, connessi e in grado di fornire tutte le funzionalità richieste al minimo sforzo. Il segreto? Tecnologia d’avanguardia e automazione.

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