Talent Acquisition: sai cosa cercano i talenti per il ruolo che offri?

Per vincere la “guerra dei talenti” con i tuoi competitor e riuscire ad attrarre personale di qualità è indispensabile conoscere il profilo del tuo candidato ideale e, soprattutto, sapere quali sono le aspettative che lo porteranno a scegliere un’offerta di lavoro invece che un’altra.

La Talent Acquisition può essere intesa come un approccio strategico al Recruiting in cui il focus della ricerca del personale si sposta dalle esigenze specifiche dell’azienda al talento della persona, ovvero dalla funzione in senso stretto che il candidato dovrebbe assumere (legata alle sue competenze tecniche) alle sue attitudini personali e all’approccio mentale.

Con la Talent Acquisition, si assiste a un cambio di paradigma: il focus si sposta dalla scelta del candidato da parte dell’azienda al processo che porta il candidato a scegliere l’azienda per cui lavorare.

Per poter attrarre i talenti più interessanti per il proprio business, un’azienda deve in primo luogo rispondere alla domanda: qual è il profilo del candidato che desidero assumere e, soprattutto, quali sono i fattori più attrattivi, che lo porteranno a preferire la mia offerta di lavoro invece di un’altra?

La risposta a questi quesiti si ottiene mediante due step chiave di una strategia di Employer Branding: la definizione delle Candidate Personas e dell’Employer Value Proposition (EVP).

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A fianco ad alcuni attributi tangibili di un’offerta di lavoro, che mettono tutti d’accordo, ve ne sono altri di tipo intangibile e simbolico che avranno una forza attrattiva differente a seconda del profilo del candidato. Vediamo alcuni esempi.

Quali fattori pesano di più nella scelta di un datore di lavoro?

Il Global Report “Employer Brand Research”, condotto tra dicembre 2019 e gennaio 2020 da Randstad, multinazionale olandese attiva nella ricerca, selezione, e formazione di Risorse Umane, offre uno spaccato molto interessante dei fattori che incidono di più nella scelta di un datore di lavoro.

La ricerca, che ha coinvolto 185.000 intervistati e oltre 6.000 aziende appartenenti a tutte le industry, in 33 Paesi diversi, evidenzia il peso crescente che, a fianco alla remunerazione e ai benefit aziendali, giocano attributi quali la possibilità di bilanciare vita professionale e vita privata, la stabilità del lavoro, la solidità finanziaria, l’ambiente lavorativo, le opportunità di crescita personale e professionale, la flessibilità, la posizione degli uffici, la brand reputation, l’utilizzo di nuove tecnologie, l’attenzione a valori quali inclusione e diversità, l’impegno dell’employer nel dare qualcosa in cambio alla società.

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Lo studio offre un approfondimento per singolo Paese e per fascia d’età. Diamo un’occhiata ai dati relativi allo scenario italiano.

Quali sono in Italia, i 10 driver chiave nella scelta di un lavoro?

La seguente infografica sintetizza i fattori ritenuti più importanti nella scelta di un datore di lavoro nel nostro Paese: si tratta di un’indicazione precisa e preziosa degli aspetti da sottolineare o migliorare nella tua Employer Value Proposition, per dare maggiore solidità al tuo employer brand.

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Come variare la tua EVP in base al profilo generazione del target – Dati italiani

Diamo un’occhiata agli attributi e ai benefit aggiuntivi ritenuti più appetibili dai potenziali dipendenti italiani, in base alla loro età e generazione di appartenenza.

  • Cosa cerca la Generazione Z (18-24 anni)?

La fascia di età più giovane attribuisce grande importanza ai valori della diversità e dell’inclusione, premiando le aziende sensibili a questi temi (23%), molto più delle generazioni precedenti (Boomer 12%, Millennial 17% e Gen X 16%). Tra i benefit ritenuti più appetibili, spiccano i rimborsi delle spese di viaggio (63%), meno cruciali per Millennials, GenX e Boomers (rispettivamente 51%, 49% e 47%). 

  • Cosa cercano i Millennial (25-34)?

Per i Millennial il fattore chiave nella scelta di un employer risulta essere un’atmosfera di lavoro piacevole (53%), leggermente meno importante per i rappresentanti della Generazione X (49%) e per i Boomer (47%), mentre in vetta alla classifica dei benefit più interessanti troviamo la possibilità di fare una vacanza aggiuntiva (73%).

  • Cosa cerca la Generazione X? (35-54 anni)?

Per il 48% di questa generazione, gli attributi che risultano decisivi nella scelta sono quelli “tangibili”: retribuzione e benefit, leggermente meno importanti per i Boomer (43%) e la Gen Z (42%). Tra i benefit più apprezzati spiccano mensa e buoni pasto (71%).

  • Cosa cercano i Boomer (55-64 anni)?

Per i lavoratori appartenenti alla fascia di età più elevata, l’attributo che pesa maggiormente nella scelta è la solidità finanziaria del datore di lavoro (40%), meno centrale per la Generazione X (24%) e per i Millennial (30%). Tra i benefit ritenuti di maggior valore vince l’assistenza sanitaria (86%), comunque importante anche per gli altri (Generazione Z: 75%, Millennial: 76% e Generazione X: 77%).

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