L’evoluzione del QR Code al servizio di una customer experience sempre più coinvolgente e phygital
In questo articolo, esploreremo il potenziale del QR Code, analizzando le sue possibili applicazioni in particolare all’interno di punti vendita e musei, scoprendo come può migliorare e arricchire, rispettivamente, l’esperienza di acquisto e quella di visita.
Cos'è il QR Code e come funziona
Il QR Code, acronimo di Quick Response Code, è un codice a barre bidimensionale che può essere letto tramite uno smartphone o un tablet. È stato inventato nel 1994 dall'azienda giapponese Denso Wave, una filiale del gruppo Toyota, per tracciare le componenti delle automobili durante la produzione.
Il nome pone l’accento sulla sua principale caratteristica: la velocità con cui fornisce informazioni, ovvero la rapidità della decodifica delle informazioni contenute al suo interno.
Il QR Code è composto da moduli neri su uno sfondo bianco e può contenere fino a 7089 caratteri alfanumerici. Per leggere un QR Code, è necessario avere uno smartphone o un tablet dotato di una fotocamera e di un'applicazione specifica per la lettura dei codici QR.
Una volta inquadrato il codice con la fotocamera dello smartphone, l'applicazione lo decodifica istantaneamente, fornendo all'utente informazioni come indirizzi web, testi, immagini, video o file audio.
Nel 1999 Denso Wave ha pubblicato il codice QR come standard ISO e ne ha reso possibile l'utilizzo con licenza libera.
QR Code: i vantaggi chiave, per aziende e clienti
Oltre alla semplicità di utilizzo e alla rapidità con cui permette di accedere a informazioni dettagliate e interattive mediante un dispositivo mobile, il QR Code offre molteplici vantaggi legati alla sua peculiarità di portare uno specifico contenuto dalla dimensione offline a quella online, creando un ponte tra mondo fisico e mondo digitale.
Il QR Code permette infatti di abilitare esperienze phygital innovative e soddisfacenti per il cliente.
Nell’ambito del settore retail, per esempio, mediante la semplice scansione del QR Code tramite il proprio smartphone, il cliente può accedere a informazioni dettagliate sui prodotti che sta osservando in negozio, a offerte speciali correlate al loro acquisto, o ancora a recensioni o video tutorial sul loro utilizzo o direttamente al processo di acquisto online.
Le decisioni di acquisto sono sempre più consapevoli: approfondire online dettagli su un prodotto prima di acquistarlo è diventata prassi comune e offrire al cliente la possibilità di consultare velocemente più informazioni, tramite un QR Code, aumenta il valore percepito del prodotto e del brand.
In questo modo, il QR Code arricchisce il processo di acquisto e può anche semplificarlo, per esempio, consentendo ai clienti di effettuare pagamenti in modo rapido e sicuro tramite il proprio smartphone.
Ma anche dal punto di vista dell’azienda, i vantaggi sono notevoli. Per esempio, a dispetto del ridotto spazio fisico che occupa all’interno di un visual analogico (manifesto, brochure, sticker…), il QR Code offre la possibilità di ampliare enormemente il messaggio a cui è associato, (può rimandare a un mini sito editoriale, a un menu di innumerevoli pagine, a un video di brand storytelling, a una landing page promozionale…), garantendo all’azienda una drastica riduzione dei costi di produzione, stampa e distribuzione di materiale pubblicitario tradizionale e un aumento della competitività.
Inoltre, se impiegato all’interno di una campagna marketing, il QR Code permette di raccogliere dati preziosi relativi al target che vi interagisce e al suo comportamento e di misurare e tracciare l’andamento della campagna.
Grazie a questi insight, l’azienda è in grado di comprendere meglio le effettive esigenze dei propri clienti e offrire loro esperienze d’acquisto, ma anche prodotti e servizi più personalizzati, ottenendo, come virtuosa conseguenza, un aumento della fidelizzazione dei clienti e delle vendite.
D’altro canto, l’utilizzo del QR Code presuppone alcune condizioni imprescindibili: deve essere supportato da un efficace invito all’azione del target, il quale deve attivamente inquadrare il codice per svelarne il contenuto e, per fare questo, deve avere con sé un dispositivo mobile dotato di telecamera e di un QR Code Reader (app scaricabile gratuitamente). Infine, nel luogo in cui il QR Code è esposto, deve essere presente una connessione internet.
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L'utilizzo del QR Code nei musei: una nuova esperienza di visita
L’utilizzo sempre più frequente del QR Code da parte di musei in tutto il mondo evidenzia un’attenzione crescente al proprio pubblico e alla sua esperienza.
Il museo moderno non si propone più come un semplice contenitore di opere d’arte, bensì come luogo di incontro vivo e vivace, orientato alla fruizione da parte di un pubblico, che viene invitato a provare emozioni, sorprendersi, vivere esperienze coinvolgenti e interattive, sempre più spesso abilitate dall’innovazione digitale.
In questa nuova prospettiva museale (Museo 4.0), il codice QR può rivelarsi uno strumento prezioso per progettare nuovi percorsi di visita ed esperienze più personalizzate, coinvolgenti e formative, senza sconvolgere gli spazi espositivi del museo.
Posizionando QR code a fianco alle opere d’arte o sui pannelli informativi, si possono offrire informazioni aggiuntive ai visitatori, in modo intuitivo e non invasivo: la semplice scansione di un QR Code permette di approfondire il significato, la storia e il contesto di un’opera o di una sezione della mostra, per esempio mediante l’ascolto di un audio-guida multi-lingua, la lettura di un testo, o la visione di un video.
Oltre che offrire un'esperienza di visita più innovativa e accattivante, anche per il target più giovane, il QR Code permette di semplificare l’acquisto del biglietto d'ingresso, evitando eventuali code in biglietteria.
Complici lo sviluppo dell’innovazione digitale e la grande diffusione di smartphone e di Reti Dati, i musei oggi possono progettare allestimenti innovativi e interattivi, impiegando linguaggi e touchpoint diversi, che mettono realmente il visitatore al centro: QR Code, touch screen e totem digitali con contenuti di Digital Signage, Internet of Things, ricostruzioni virtuali, Realtà Aumentata.
E i vantaggi sono importanti non solo per i visitatori, ma anche per lo stesso museo: secondo un recente studio di The European House – Ambrosetti, la digitalizzazione dei musei rafforza la competitività del sistema museale e può aumentarne i ricavi tra il 44 e il 66%.
Il potenziale è enorme e tutto da esplorare, soprattutto per i musei italiani di cui, secondo questo studio, meno di un terzo offre attualmente servizi digitali come video e/o touch screen per la descrizione e l’approfondimento delle opere, sistemi di Qr Code o di Wi-Fi, sito web, servizio di ticketing online.
Ecco un riepilogo di alcuni dei possibili impieghi di codici QR da parte di un museo:
- Audioguida personalizzata
- Accesso istantaneo a informazioni di dettaglio
- Esperienze multimediali
- Gamification: quiz e sfide interattive
- Contenuti dietro le quinte, di tipo informativi o di edutainment
- Estensioni della mostra virtuale
- Raccolta del feedback da parte dei visitatori per misurarne la soddisfazione
Tre case studies firmati Softec
Negli ultimi anni abbiamo avuto l’opportunità di sviluppare, per clienti molto eterogenei, numerosi progetti che hanno previsto l’integrazione di QR Code come touchpoint all'interno di ecosistemi di comunicazione multicanale.
1. Pasión Picasso: una mostra immersiva, tra fisico e digitale
In occasione del cinquantenario della morte di Pablo Picasso, l’Archivio di Stato di Napoli ha coinvolto Softec in qualità di partner tecnologico per progettare e allestire una mostra phygital dedicata all’arte del genio spagnolo.
Abbiamo “dato vita” a oltre trenta tra le più stupefacenti opere dell’artista nel cinquecentesco atrio del Platano, sede dell'Archivio, in un percorso emozionante in armonioso equilibrio tra arte, tecnologia e storia: proiezioni mozzafiato di capolavori come “Guernica”, esperienze di realtà virtuale in cui scoprire i dettagli nascosti delle pennellate grazie alla realtà aumentata, performance artistiche dei Madonnari di Napoli in cui immergersi grazie alla scansione di QR Code.
Premiata da un grande successo di pubblico (con un’affluenza che ha superato, in meno di tre mesi, i 30 mila ingressi), la mostra, inaugurata a ottobre 2023, è stata prorogata fino a marzo 2024.
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2. E-migranti: una phygital experience per rivivere la storia dei migranti
L’Archivio di Stato di Napoli ci ha scelto anche per progettare e sviluppare una web app finalizzata a valorizzare la memoria del fenomeno migratorio italiano tra l’‘800 e il ‘900.
Grazie allo studio delle richieste di passaporti, conservate presso l’Archivio di Napoli, è stato creato un database dei migranti e una mappatura dei comuni e delle case da cui sono partiti. A fianco a ogni abitazione, verrà apposta una targa che riporterà il nome e cognome del migrante, l’anno di partenza, il luogo di destinazione e un QR Code.
Scansionando il QR Code, si atterrerà su una webpage pubblica, in cui sarà possibile visualizzare il passaporto originale del singolo migrante, oltre a informazioni sulla sua destinazione e sulla sua famiglia.
3. Milano Wine Week: proximity marketing e phygital gamification
La Milano Wine Week, evento internazionale dedicato al mondo del vino, in occasione della sua quarta edizione (2021), ha scelto Softec come leading digital partner per progettare una customer experience che integrasse dimensione fisica e digitale, mediante un articolato ecosistema di touchpoint: una mobile app, QR Code, totem digitali e beacon, il social robot Pepper.
Mediante l’applicazione mobile, i visitatori potevano scoprire il calendario degli eventi, ricevere notifiche in prossimità dei locali che ospitavano iniziative enogastronomiche, gestire gli spostamenti in città per raggiungere i punti di interesse.
L’app includeva anche funzionalità di Phygital Engagement grazie a Badgeminton, la piattaforma di Gamification proprietaria di Softec, che premiava con badge virtuali ed esperienze esclusive gli utenti che facevano check-in nelle location e scansionavano i QR Code presenti.
Ad accogliere e intrattenere i visitatori a Palazzo Bovara, era il social robot Pepper, digital ambassador dell’evento. Il comportamento e lo script conversazionale del robot sono stati programmati con il Behavioural Management System, un software creato da Softec sfruttando la tecnologia Node-RED per la creazione semplificata di flussi di comportamento di Pepper in ogni tipo di contesto.
Che tu sia un retailer, un brand o il direttore di un museo, contattaci per scoprire come sviluppare una phygital customer experience, integrando l’uso di QR Code e non solo