SoftBank Robotics: due chiacchiere con Ons Chalghoumi
Riproponiamo con piacere un’intervista di SoftBank Robotics a Ons Chalghoumi, addetta al collaudo nel dipartimento Advanced Manufacturing Engineering. Speriamo che interviste come questa possano essere d’ispirazione nella scelta del lavoro dei propri sogni, e chissà che magari questo sia proprio nella robotica!
Ciao Ons, parlaci del tuo lavoro attuale in SBRE e del progetto in cui sei impegnata al momento.
Ciao, sono un ingegnere addetto al collaudo nel dipartimento AME (Advanced Manufacturing Engineering). Il mio lavoro prevede la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di banchi di collaudo nella linea di produzione. L’obiettivo è eseguire la verifica di conformità dei moduli del robot, sia prima che dopo l’assemblaggio.
Questa è la tua prima esperienza lavorativa. Quali consigli daresti a chi per la prima volta si appresta a cercare lavoro, in particolare per riuscire a trovare quello dei propri sogni e avere successo?
Vi descrivo quali sono, a mio avviso, gli elementi fondamentali per riuscire a ottenere il lavoro dei propri sogni e raggiungere il successo!
Uno. Prima di tutto capire qual è la propria passione. Nel mio caso, è sempre stata la robotica.
Due. Lavorare per migliorare le proprie competenze e mettersi in gioco con attività e progetti relativi al proprio settore.
Tre. Sistemare il CV corredandolo di una lettera motivazionale e inoltrarli all’azienda per cui si ambisce a lavorare.
Nel corso del colloquio non bisogna avere timore di mostrare la propria preparazione e motivazione.
Se poi si viene assunti, allora divertirsi, lavorare sodo e continuare a imparare - e sicuramente il successo arriverà.
Durante il corso dei tuoi studi eri iscritta ad associazioni studentesche: AeRobotiX, di robotica aeronautica, e Securinets per la sicurezza informatica. Quale tipo di attività svolgevi? In base alla tua esperienza, quali sono i vantaggi che se ne possono trarre?
Durante i miei studi ero iscritta a diverse associazioni studentesche, in particolare facevo parte di un’organizzazione studentesca di robotica, “AeRobotix INSAT”. Grazie a questa esperienza ho potuto muovere i primi passi all’interno di questo settore: ho partecipato a molteplici progetti e competizioni di robotica.
Consiglio vivamente agli studenti di iscriversi alle associazioni perché è un ottimo modo per sviluppare soft skill e ampliare la propria conoscenza; in questo modo si vivono esperienze che in classe sarebbero impossibili, crescendo così sia a livello personale che professionale. È anche un modo per avere contatti con le aziende e conoscere altri studenti che condividono gli stessi interessi. Inoltre, queste esperienze permettono di capire quali sono le proprie ambizioni e desideri professionali e costituiscono punti a favore di un candidato, in fase di colloquio.
Ti sei trasferita in Francia due anni fa, cosa ti piace di più della tua esperienza di vita e di lavoro a Parigi? Quali sono gli aspetti interessanti o divertenti della tua vita all’estero che vuoi raccontare ai nostri lettori?
Mi sono trasferita due anni fa a Parigi e da allora la mia vita è cambiata drasticamente. Parigi è una delle città più belle in assoluto, ma quello che adoro di questa città è il contrasto tra la sua architettura peculiare, che ne dimostra l’unicità, e la ricchezza della varietà, ovvero il cosmopolitismo dato da tutte le culture presenti.
Ai miei amici dico sempre che passeggiare per Parigi è un po’ come fare il giro del mondo.
C’è una donna o un modello di donna a cui ti ispiri per la tua carriera?
Michelle Obama è il mio modello. È una donna grintosa e la sua storia è unica. Dopo aver letto la sua biografia, Becoming, la mia storia, ho capito che si possono realizzare i propri sogni solo credendoci.
Ho anche capito che le azioni di una donna forte possono fare la differenza all’interno del suo contesto, e quindi possono anche migliorare il mondo. Ovviamente ciò accade solo attraverso il duro lavoro e la determinazione.
Leggi l'intervista in lingua originale.