Digital Marketing Trends 2022: cosa cambierà?
Gli eventi degli ultimi anni hanno comportato l’insorgere di nuovi bisogni, comportando un cambiamento radicale nell’approccio al business seguito dalle aziende business. Il periodo di ripresa post-pandemico si sta rivelando uno spartiacque che deciderà il futuro del business e del marketing. Con il 2022 l’obiettivo delle aziende sarà comprendere come sono cambiati i bisogni dei consumatori per trarne opportunità di crescita.
Presentiamo qui i 10 trends di marketing che si stanno delineando, nonché consigli pratici per metterli in atto, corredati da esempi tratti dai principali brand che già li stanno capitalizzando.
Come è andato il 2021?
Non possiamo prevedere il futuro finché non abbiamo modo di guardarci indietro e vedere cosa abbiamo fatto. Vediamo in questa breve retrospettiva i trend del 2021.
I trend del 2021
Un anno disruptive: i social al centro
La pandemia ha obbligato utenti e brand ad acquisire nuovi comportamenti sui social. Nel 2021 l’utilizzo delle piattaforme social è aumentato, infatti il tempo di permanenza sulle stesse è cresciuto. Creare community online per i brand non è mai stato così cruciale.
Social commerce: l’incremento degli acquisti
Per via dei lockdown, non solo le persone hanno trascorso più tempo sui social, ma hanno anche speso di più online. Il social commerce è stato molto fiorente nel periodo pandemico: i social media hanno proposto ai brand modi sempre più creativi per vendere i loro prodotti nella community.
Brand activism
Il 2021 ha dimostrato quanto conti il brand voice, come mai prima d’ora: i consumatori vogliono comprare da aziende che siano spinte da un ideale in linea con i propri valori personali e non temono di accusare un brand di essere poco autentico e performativo. Il Brand activism è qui per restare.
La realtà aumentata in crescita
Il mondo della realtà aumentata e del VR si sta decisamente espandendo. I filtri di Instagram e i try-on virtuali hanno avuto un boom nel 2021, che continuerà ben oltre il 2022.
Data privacy, sotto la lente di ingrandimento
Il Data management è stato uno dei topic principali per i social che cercano di offrire ai loro utenti esperienze sempre più personalizzate per garantire una migliore protezione dei dati personali. Mentre Google presto eliminerà i cookies gestiti da terze parti, i consumatori avranno maggior controllo sui loro dati, per cui i marketer dovranno adattare ad hoc il customer journey dei loro lead.
I social di nicchia per “nuovi orizzonti”
I social di nicchia come Twitch e TikTok sono cresciuti nel corso del 2021. I brand hanno trovato in queste piattaforme nuova linfa per generare lead e ingrandire le loro community, raggiungendo un bacino più ampio in cui sono presenti meno competitor e i prezzi per l’ADV sono inferiori.
I formati video aprono nuove porte
I video continuano a essere il format preferito sui social, e nel 2021 ne sono stati creati di tutti i formati. I reel sono diventati un contenuto effimero popolare: se YouTube Shorts e Snapchat Spotlight hanno avuto fortuna, Linkedin ha preferito investire in video di formato più lungo, mentre Instagram ha palesato la voglia di trasformarsi da piattaforma foto-focused a una video-focused.
Il bivio dell’ADV: privacy vs personalizzazione.
L’equilibrio tra privacy e personalizzazione è stato un tema centrale nel 2021, influenzando la realtà ADV dei social, dove gli utenti sono desiderosi di vivere un'esperienza personalizzata, ma, allo stesso tempo, sono scettici di condividere i propri dati personali.
Social media come strumento di PR 2.0
Il social listening è stato in ascesa nel 2021, permettendo alle aziende di ascoltare la voce viva dell’audience e agire di conseguenza. I marketer non sono più i soli creatori del brand, ma gli utenti e gli influencer contribuiscono a plasmarne il racconto attraverso i social.
Contenuti effimeri: metti a fuoco e riprendi
I micro contenuti grezzi e autentici sono diventati più popolari di quelli costruiti ad hoc e perfettamente “laccati”. Ma, mentre le stories e i reel hanno catturato l’attenzione nel 2021, social come Twitter e Linkedin hanno preferito eliminare la funzionalità story. Questo per dimostrare che alcune funzionalità, se effimere, hanno vita breve.
Niente sarà come prima
Il panorama del marketing nel 2021 si è rivelato “in continua evoluzione”. Infatti il 2021 ha visto emergere nuovi social media, quali Clubhouse, la crescita di altri più vecchi come TikTok, il boom dei contenuti audio, il tramonto di app peculiari del periodo pandemico come Houseparty, nonché l’arrivo di decine di novità in termini di funzionalità sui social, assieme a cambiamenti nel mondo del marketing, opportunità e innovazioni.
E mentre si cerca di uscire dalla pandemia, iniziano a presentarsi sempre più opportunità da prendere in considerazione e sfruttare a favore del proprio piano strategico di marketing.
Cosa succederà nel 2022?
TREND 1: RIVOLUZIONE RETRÒ
La pandemia di Covid ha determinato una malinconia collettiva per quei giorni lontani in cui mascherine e vaccini non facevano parte del nostro vocabolario quotidiano, facendo sì che le strategie di marketing avessero un forte focus sulla “nostalgia”. Secondo Brandwatch, il volume di menzioni delle parole “nostalgia” e “nostalgic” è stato molto più alto rispetto al periodo pre-pandemico.
Le persone sentono la necessità di riscoprire la loro comfort-zone, ciò che già conoscono, qui alcuni esempi più disparati:
- E’ tornato il tamagotchi
- Oreo ha creato un’edizione limitata con un packaging dal look retrò, permettendo di creare playlist personalizzate
- Gli ABBA hanno annunciato il loro nuovo album dopo 40 anni
- Molti altri brand fanno leva sulla nostalgia nelle loro campagne
…il vintage/l’old-school è sicuramente tornato di moda.
Trova l’argomento giusto
Quale topic del passato vuoi proporre in ottica vintage per la tua prossima campagna? Che sia per il rilancio di un prodotto, come Starbust, o per celebrare un anniversario attraverso una partnership devi identificare i temi che meglio possano risuonare con il tuo audience.
Studia il tuo audience
Pensa alle personas del tuo audience. Quali sono i dati demografici? Quale generazione usa di più il tuo prodotto o servizio? Ora, scegli gli argomenti che pensi possano fare breccia nel cuore del tuo audience.
Puntuale e contemporaneo
Qual è il trend che può adattarsi meglio al tuo trend? Inizia a pianificare in caso di eventualità, così da poter produrre contenuti velocemente.
TREND 2: COMMUNITY CONTENT
Sempre più brand stanno comprendendo l’importanza dei user-generated content e definendo dei parametri affinché siano una soluzione scalabile.
Secondo il report Morning Consult, la generazione Z e i Millennials hanno meno fiducia nei brand
Un sondaggio eseguito da Stackla ha rivelato che solo il 19% considera autentici i contenuti creati dai brand.
Lo stesso sondaggio riporta come il 56% dei consumatori si senta più influenzato dai post sui social quando fanno shopping online, rispetto al periodo pre-pandemico.
Oggi i consumatori sono mossi da ideali e cercano nei brand sempre più autenticità. Poco fa abbiamo detto che il marketing deve creare un effetto “nostalgia”: la perfezione patinata anni ‘90 è out.
Mentre il concetto di UGC non è nuovo, il cambio di rotta verso acquisti consapevoli e spinti da una condivisione di ideali ha reso le recensioni e il passa parola molto più influenti rispetto ai contenuti “pettinati” creati dai brand.
Studia cosa condividono i tuoi clienti.
Analizza cosa il tuo audience già posta su di te: i dati demografici di coloro che postano più frequentemente sul tuo brand, il prodotto di cui parlano di più e poniti domande sul loro comportamento. Tutto questo aiuterà a definire una strategia che sfrutti i contenuti UGC.
Lancia una challenge
Uno dei modi più efficaci per innescare UCG è lanciare un contest o una challenge e incentivare gli utenti a parteciparvi.
Coinvolgi la community
Incentiva i tuoi utenti a ripostare, condividere e taggare. La community è fondamentale per creare una solida strategia UCG: interagisci con loro e sii ricettivo di ciò che viene creato per ispirare molto altro.
TREND 3: MIXED REALITY
Il trend della realtà aumentata come prediction per il futuro viene riproposto ogni anno, tuttavia la crescente influenza del virtuale sul digitale nel periodo pandemico non ha avuto precedenti; si potrebbe dire che la pandemia abbia accelerato tale fenomeno, favorendo a conversione quasi immediata dei brand in full-digital. Non è un caso che McKiensey riporti come sia le attività sia i clienti abbiano vissuto una fase di adozione del digitale in solo otto settimane, mentre in genere tale fase ne dura cinque.
A seguito dei lockdown e l’adozione del digital, “ibrido” è ora una realtà trasversale a tutti I settori. Infatti le menzioni di mixed reality e hybrid events hanno visto crescere il loro volume nel corso del tempo, secondo quanto riportato da Brandwatch. Nel 2022 la commistione tra fisico e digitale sarà ben evidente, grazie anche alle grandi aziende come Facebook. Di recente Facebook ha subito un rebrand, prendendo il nome di Meta. In Europa ha creato 10.000 nuovi posti di lavoro, con l’obiettivo di costruire il metaverso. Facebook ha già investito l’ingente somma di 50 milioni di dollari per crearlo, finanziando gruppi di ricerca affinché il prodotto sia sviluppato in modo etico e responsabile.
Il metaverso va oltre il marketing digitale
A settembre 2021 è iniziato un game show di musica, Alter Ego. Nel programma i concorrenti cantano dal backstage mentre il motion capture riproduce il loro avatar sullo schermo.
Dall’altro lato il marketing sta andando in una direzione più ibrida, specie in fatto di eventi. Un sondaggio condotto da Forrester rivela che il 58% dei KOP di marketing sostiene che “tutti i principali eventi B2B di marketing si terranno in versione ibrida tra due anni”. Non è difficile dire che il futuro sarà ibrido, indipendentemente che ci si riferisca al lavoro, eventi, conferenze o retail.
Un mindset innovativo da implementare
L’attuale panorama del marketing richiede innovazione e voglia di testare. Sii creativo e sviluppa metodi out-of-the-box per “farti sentire” all’interno dei “rumorosi” social. Che sia un’esperienza retail immersiva, un evento ibrido con social media play, o semplicemente un filtro di Instagram, bisogna sposare una mentalità innovativa per potersi distinguere.
Engagement = gamification
Un’esperienza immersiva digitale è un ottimo modo per proporre un marketing in ottica di gamification, creando buzz intorno al prodotto o servizio, incentivando i clienti a interagire con il brand. Ovviamente la campagna di gamification non deve essere solo volta a creare un fenomeno di engagement, ma deve essere in linea con la brand identity del brand, risuonare con il target audience, fornendo un valore effettivo.
Scegli la tecnologia più appropriata
Social retail, AR, NFTs… mescolare fisico e virtuale permette di ottenere le più svariate soluzioni. Non fare per forza quello che fanno tutti. Rifletti su come poter coinvolgere i tuoi clienti e quindi identifica la tecnologia più adatta.
TREND 4: INFLUENCER COMMERCE
Secondo le previsioni di eMarketer, le vendite di social ecommerce negli USA nel 2021 sarebbero aumentate del 35,8% con più di 36 miliardi di dollari. Il social commerce è una sotto-sezione dell’ecommerce che sta fiorendo e continuerà a crescere.
Dopo il livestream shopping e l’UGC, un aspetto del social commerce che prenderà piede nel 2022 è l’influencer marketing. I pro dell’influencer marketing:
- Aiuta a raggiungere il target audience, creando brand awareness
- Influenza gli acquisti e il decision making del target
- Favorisce brand loyalty e la fiducia nel brand.
La rapida popolarità ottenuta da app come TikTok e Twitch hanno sottolineato il potenziale di partnership con influencer. Si può presupporre che nel 2022 l’azione degli influencer raggiunga il fondo del funnel, favorendo le conversioni.
Definisci I tuoi obiettivi.
Per creare una vera e propria strategia di influencer marketing, devi definire prima gli obiettivi e i risultati da ottenere. Questo lavoro successivamente permetterà di identificare l’/gli influencer utile/i a raggiungere i tuoi goal.
Individua l’influencer giusto per la tua nicchia
Una volta identificati gli obiettivi, trova gli influencer che operano nel tuo stesso settore o nicchia. I loro follower saranno esposti al contenuto e all’argomento per cui sono già conosciuti, perciò un endorsement da parte di un influencer ha un’importanza notevole. Micro e nano influencers, in particolare, possono aiutare a coinvolgere meglio il tuo niche target audience.
Usa gli analytics per misurare i risultati.
Come qualsiasi altra campagna di marketing, gli sforzi devono essere valutati, misurando il ROI per ogni campagna di influencer marketing in modo da creare una strategia supportata da dati.
TREND 5: NICCHIE SILENTI
I social media sono affollati e molti utenti preferiscono community di nicchia per confrontarsi con persone simili a loro con cui condividere gli stessi interessi. Queste community danno loro un senso di appartenenza, specie in un periodo di grande sconvolgimento e mancanza di contatto umano.
Le niche community esistono sia sulle grandi piattaforme, canali di Slack, gruppi di Facebook, subreddit e forum, sia su quelle minori. Gestire le conversazioni in queste community è più semplice per via del focus sull’argomento, meno “distrazioni” e meno competizione, quindi engagement maggiore.
Il 2022 vedrà sicuramente molti utenti migrare in community più piccole, formando sottoculture. Per questo molti brand stanno mirando alle niche community con le loro strategie di marketing, favorendo la creazione di un legame più solido con l’audience.
Definisci gli obiettivi.
Chi vuoi raggiungere? Dove si ritrovano di solito? Vuoi creare un tuo canale o è sufficiente partecipare in conversazioni di un canale già esistente? Quando hai le risposte a queste domande, agisci seguendo i seguenti tips.
Crea una community per la tua nicchia.
Le community sono diventate canali in crescita. Crea un canale Slak, un gruppo Facebook o qualunque altra community online in cui il tuo audience possa creare e condividere un legame circa il tema. Attenzione a non focalizzarti troppo sulle vendite, comportando un potenziale abbandono della community.
Sottolinea la tua presenza in una community già esistente.
Invece di crearne una da zero, si può essere rilevanti in una già presente. Seleziona e unisciti a quelle community in cui sia possibile effettuare ADV – ad esempio subreddit e piattaforme minori come Dribble e Goodreads – o, senza fare campagne, assicurati di postarvi contenuti di valore.
TREND 6: CONTENUTI FRUIBILI E AGILI
Secondo un report di App Annie, il tempo medio di fruizione di un video su TikTok ora è più lungo rispetto a quello su YouTube (relativamente agli utenti Android negli USA). Questo dato è molto rilevante considerato che la piattaforma consente video lunghi massimo tre minuti, se comparato a YouTube. Quest’ultimo, inoltre, dal 2020 ha perso il 37% di engagement. Il successo di TikTok non è passato inosservato, considerato che anche le altre piattaforme, come Instagram e Facebook, hanno introdotto i loro contenuti in formato “short” – Reels, YouTube Shorts e gli Spotlight di Snapchat. Il successo di TiKTok deriva dalla sua natura autentica e spontanea. A ciò si aggiunge che è calato il tasso medio di attenzione di un utente, per questo, a maggior ragione sono utili contenuti che catturino velocemente l’attenzione dell’audience, come immagini, video, infografiche e meme. Insomma il visual storytelling in formato micro-content sarà predominante nel 2022.
La brevità è il segreto.
Il contenuto deve essere agile e facilmente fruibile, senza perdere di valore in termini di informazione: ogni secondo del video e ogni parola del copy sono fondamentali.
Riadatta materiali già pronti.
Si possono adattare contenuti più lunghi in pillole più immediate per i social e usarli come hint per invitare a visitare il sito e incrementare il traffico.
Lascia spazio anche al caso.
Contenuti brevi e immediati implica, talvolta, anche sfruttare il trend del momento, accogliendo slanci di cultura pop. Per questo è bene creare un calendario a lungo termine per organizzare questi contenuti, ma allo stesso bene è essere ricettivi nell’individuare “l’onda da sfruttare”.
TREND 7: MARKETING TRASVERSALE ALLE GENERAZIONI
Attualmente sembra che qualsiasi campagna di marketing voglia attirare l’attenzione solo della generazione Z, invece nel 2022 sarà necessario guardare oltre e conoscere le esigenze e preferenze di ogni generazione.
Molte aziende hanno capito solo successivamente che il loro digital marketing incentrato solo su Millennials e generazione Z stava tralasciando segmenti di mercato importanti che vantano un notevole potere d’acquisto (Gen X e Baby boomers).
Generazione Z: i più grandi oggi hanno 24 anni e sono visti come dei trendsetter con molto ascendente sul comportamento e i cambiamenti culturali della società.
Millennials: oggi 40enni con molto potere d’acquisto.
Generazione X: si trovano al culmine della loro carriera e guadagnano molto di più rispetto alle altre generazioni
Baby boomers: avendo avuto tempo e modo di risparmiare, hanno un potere d’acquisto pari a 2.6 trilioni di dollari
Quali sono le necessità peculiari per ogni generazioni?
Secondo Brandwatch, per dare un esempio al riguardo, la politica sarà un argomento rilevante per i Baby Boomber nel 2022. Dall’altro lato, la generazione Z si focalizzerà sull’ entertainment.
Studia ogni generazione
Ogni generazione ha caratteristiche peculiari. Per elaborare la tua strategia di marketing, identificale, tenendo in considerazione il loro potere d’acquisto, il loro social network prediletto, e indaga su di loro quanto più possibile.
Adatta il messaggio.
Grazie agli insight a tua disposizione, adatta il messaggio a secondo della generazione a cui ti stai rivolgendo: qui non vale la legge one-size-fits-all.
Usa diverse strategie di marketing.
Se il tuo audience è trasversale a più segmenti demografici, i tuoi contenuti dovranno essere tali affinché tutti i gruppi di età vi si riconoscano, senza lasciare indietro nessuno.
TREND 8: ATTENTO CUSTOMER ASSISTANCE SUI SOCIAL
I tempi cambiano e fornire un indirizzo email sulla propria pagina social per il customer support non è più sufficiente. I clienti si aspettano una risposta immediata dal team di customer assistance. A seguito della digitalizzazione completa dei brand nel 2020, si è presentata la necessità di fornire un servizio responsivo di assistenza al cliente tramite i social. Secondo le previsioni di Forrester, il 2021 avrebbe visto un aumento del customer assistance digitale del 40%. Offrire assistenza clienti tramite i social è già diventato un must-have. Quindi nel 2022, questo fenomeno crescerà, andando ben oltre le risposte basiche dei chatbot, ovvero risposte ad hoc e personalizzate.
Fornire un customer service eccellente è fondamentale per il retail.
Pratica il social listening per maggiore proattività
Secondo Gartner, solo il 13% dei clienti ha ricevuto un’assistenza proattiva da parte del brand. Sfruttando il social listening, si può monitorare i trend e le conversazioni dei clienti, intervenire, se necessario, evitando così di essere taggati in un commento di un cliente scontento.
Crea un reparto ad hoc per customer support.
Costituisci una squadra di persone dedicata appositamente ad assistere i clienti direttamente dai social.
TREND 9: CONTENUTI AUDIO
A seguito della mancanza di interazione, nel 2021 i contenuti audio sono stati un modo semplice e immediato per informarsi e intrattenersi, permettendo ai brand di mantenere vivo il rapporto con i propri clienti. Tutto è iniziato con l’app Clubhouse, che ha portato al proliferare di app o feature simili sulle piattaforme già esistenti: non è un caso che si sia verificato un declino in termini di engagement per i contenuti di Clubhouse nel 2021, anche se, in generale, rispetto al 2020 l’app ha registrato un incremento del 76%, come riportato da BuzzSumo.
Nel 2022 l 'audio andrà forte. TikTok, ben noto per essere un trendsetter, ha appena presentato i suoi Sound Partner per permettere ai brand di coinvolgere l’audience attraverso la musica.
A conferma dell’importanza del mondo audio, Brandwatch dimostra come il numero di persone appassionate di podcast sia in aumento.
Umanità al primo posto.
I tuoi ascoltatori non si aspettano contenuti laccati e rifiniti, ma vogliono conversazioni spontanee: è fondamentale per un brand essere genuino ed entrare in connessione con il proprio audience in modo “pulito”; è più un esercizio di branding che di marketing o vendita vera e propria.
Collabora con gli influencer
Il 2022 sarà l’anno degli influencer: il loro endorsement all’interno di una conversazione su un topic dal valore strategico per il tuo brand, settore o nicchia sarà centrale.
Sponsorizza una conversazione
Deve essere un conversazione che sia specifica e rilevante per la tua nicchia di audience: sarà un modo efficace per potenziare il tuo branding tra i partecipanti.
TREND 10. PAROLA D’ORDINE: INCLUSIVITA’
Il tuo prodotto o servizio non è destinato a una sola categoria di clienti, per questo il tuo marketing deve parlare a tutti, indipendentemente dal colore della pelle, inclinazione sessuale, genere, fede religiosa o altro.
Brandwatch ha evidenziato come le menzioni di inclusività e accessibilità nelle conversazioni siano aumentate sia nel 2020 che nel 2021. Questo dimostra come i brand debbano migliorare costantemente il loro approccio all’inclusività.
La questione dell’identità
Assicurati nelle communications di rappresentare tutti in modo egualitario, indipendentemente dall’età, dal colore della pelle, sessualità, religione, identità di genere.
Il potere delle parole
Se espressioni come “hey, ragazzi” o “signore e signori” escludono alcune categorie, assicurati di usare parole ed espressioni che siano inclusivi verso tutto il tuo audience.
Metti in pratica ciò che predichi
Metti in pratica l’inclusività nella vita di tutti i giorni, parti dal tuo team, magari vi sono persone con background culturali diversi. Se c’è diversità, possono persistere pregiudizi. Un approccio inclusivo richiede un lavoro costante, non basta “farlo una volta sola”.