Negli ultimi anni, le tecnologie IoT (Internet of Things o Internet delle Cose) hanno reso possibile quella che un tempo sarebbe stata - tutt’al più - una visione fantascientifica.
Parliamo della Smart Home, chiamata anche casa intelligente o casa connessa, per definire un ambiente domestico munito di impianti, sistemi ed elettrodomestici connessi.
Ma in che modo un’abitazione può essere resa smart? Che cosa può essere connesso e cosa invece no? Quali sono i vantaggi nel rendere il proprio ambiente domestico intelligente? Scopriamolo insieme.
Quando l’approccio IoT si applica al contesto residenziale, si può parlare di smart home. Ricordiamo però che non è sufficiente disporre di alcuni dispositivi e impianti gestibili da remoto, per poter parlare di casa intelligente.
Nell’ambito dell’integrazione IoT-ambiente domestico, infatti, si può dire che vi siano principalmente tre livelli di complessità: nel caso della domotica - il primo livello - le tecnologie presenti nell’abitazione sono in grado di attivarsi con o senza l'input dell’abitante e sono controllabili attraverso l’uso di una o più app; il livello successivo è quello della building automation, che non coinvolge più la singola unità abitativa, ma che è utile nel management di un intero edificio; la smart home, infine, è la soluzione più complessa ed è quella che - realmente - riesce a fondere con successo il concetto di IoT e la domotica classica.
Quando si parla di casa intelligente, infatti, ci si riferisce a un’abitazione in cui i sistemi sono interconnessi tra loro attraverso un network che processa dati in continuazione e che, quindi, è in grado di mettere in comunicazione e di far cooperare tutte le componenti fisiche intelligenti.
Quello dell’illuminazione smart è uno dei primi aspetti della casa ad essere implementato da chi decide di convertire la propria abitazione in una casa intelligente. Che sia per la presenza di soluzioni per tutte le tasche, per la facilità d’implementazione o per la grande offerta di lampadine e accessori smart presente sul mercato, in generale si tratta di una delle prime modifiche prese in considerazione da coloro che vogliono investire sulla domotica intelligente.
Essendo una buona illuminazione fondamentale per rendere alta la qualità di vita nell’ambiente domestico, è sempre opportuno pensare a soluzioni versatili e flessibili, che offrano non solo la possibilità di gestire l’intensità della luce, ma anche la sua temperatura (e quindi la tonalità) e soprattutto di avere consumi contenuti.
Quando si parla di elettrodomestici, è bene distinguere le tre categorie principali in cui questi sono suddivisi:
Gli elettrodomestici bianchi sono quelli che in buona parte, storicamente, hanno rivoluzionato il concetto di “fatica domestica” rendendo la vita più semplice a chi doveva occuparsi delle faccende legate alla casa. In questa categoria si distinguono tre linee di elettrodomestici: la linea “freddo”, la linea “lavaggio” e la linea “cottura”.
L’avvento dell’IoT applicato all’utilizzo degli elettrodomestici bianchi ha aggiunto - di fatto - un nuovo livello di comodità all’utilizzo di questi dispositivi. Vediamo come:
Gli elettrodomestici neri, bruni, o marroni, sono quelli che - per la loro natura - sono già quasi tutti divenuti “smart”: parliamo di telefoni, televisori, impianti stereo e console di gioco, o più in generale, quelli che servono per la riproduzione, la registrazione e/o la trasmissione di suoni e immagini. Inutile dire che questa categoria di elettrodomestici è ormai smart per definizione.
Dai piccoli robot da cucina, ai robot aspirapolvere, alle macchine del caffè (link case Marzocco): potenzialmente, quasi tutti i piccoli elettrodomestici possono essere smart.
Tutti questi dispositivi possono essere facilmente controllati da remoto tramite app ed eventualmente messi in comunicazione con gli assistenti virtuali e i sistemi integrati quali Google Home, Amazon Alexa, Apple Homekit e molti altri.
Diventa quindi possibile azionare a distanza il proprio robot aspirapolvere, determinandone in anticipo il percorso da fare oppure utilizzare il comando vocale per chiedere all’assistente virtuale di far partire il bollitore.
Possedere un termostato smart (o termostato intelligente) e un impianto dell’aria condizionata connesso, è ormai una possibilità più o meno alla portata di tutti, che consente una regolazione più comoda della temperatura domestica anche da remoto e, senza dubbio, una riduzione dei consumi.
I termostati Wi-Fi sono connessi a internet e gestibili tramite app o da PC, semplicemente effettuando l’accesso alla propria area riservata online.
L’installazione, nella maggior parte dei casi, è molto semplice: è sufficiente staccare il vecchio termostato e replicare la connessione dei cavetti nel nuovo dispositivo. Non sempre, tuttavia, è possibile procedere attraverso un intervento facile e immediato.
A seconda del modello, il termostato smart potrà avere funzioni più basiche (come la semplice regolazione della temperatura a distanza) o un set di funzionalità molto più ampio e articolato.
Alcuni prodotti, infatti, consentono di gestire la temperatura tramite controllo vocale o l’assistente virtuale di propria preferenza, diffondere musica negli ambienti, interagire col sistema di video-sorveglianza e molto altro.
Allo stesso modo, anche l’impianto dell’aria condizionata può essere connesso. Le difficoltà principali sono solo quelle legate alla predisposizione dell’impianto per chi non ne disponesse già, dopodiché - semplicemente - occorre scegliere il modello di split di propria preferenza, con connessione Wi-Fi affinché sia regolabile da remoto.
L’antifurto smart è, senza dubbio, una delle invenzioni più comode e interessanti nel panorama della domotica intelligente.
Sul mercato è ormai disponibile un orizzonte di soluzioni quasi a perdita d’occhio, che includono kit completi composti da centrale, telecamere per la videosorveglianza e dispositivi per l’allarme sonoro, tutti collegabili al proprio dispositivo mobile e monitorabili a distanza.
Come tutti i device intelligenti, anche i sistemi di sicurezza smart necessitano di una connessione Wi-Fi, affinché siano accessibili da remoto e siano in grado di avvisarci in tempo reale e con grande affidabilità di eventuali tentativi di effrazione.
L’installazione di tali tecnologie wireless è semplicissimo e rende ormai obsoleto il ricorso a complicati interventi da parte di elettricisti.
Gli assistenti virtuali sono ciò che rendono la smart home “a portata di voce”: attraverso l'interconnessione dei vari dispositivi, diventa di estrema semplicità poter controllare ogni device attraverso i soli comandi vocali ed eventualmente un’app unica.
Facciamo ben attenzione a non confondere gli smart speaker (dunque i dispositivi fisici, o altoparlanti, che recepiscono le nostre richieste vocali) con gli assistenti virtuali (cioè i software che li governano): che si tratti di Siri, Amazon Alexa, Google Assistant, Cortana o uno degli altri numerosi assistenti virtuali ormai disponibili, il controllo del proprio ambiente domestico in quasi tutti i suoi aspetti può essere operato a distanza o vocalmente da tutta la famiglia, in modo rapido, semplice e intuitivo.
Se messo al centro dell’ecosistema di domotica intelligente, l’assistente virtuale è in grado di dare il massimo in termini di prestazioni, garantendo un alto livello di cooperazione tra elettrodomestici, sistemi e impianti, automatizzando funzioni e trasformandosi in un vero e proprio maggiordomo digitale.
L’Internet of Things (IoT), o Internet delle cose, consente agli oggetti fisici di rendersi riconoscibili, trasmettere dati su sé stessi e accedere a loro volta alle informazioni che vengono raccolte sugli utilizzatori.
Le potenzialità e i benefici delle tecnologie IoT nella vita di tutti i giorni sono in costante evoluzione e crescita. Con una buona conoscenza e consapevolezza delle funzionalità di questi sistemi, è infatti possibile dar vita ad ecosistemi integrati e interconnessi di device, elettrodomestici e impianti domotici generando valore aggiunto e rendendo la gestione dell’abitazione molto più semplice.
Ecco alcuni dei benefici pratici che l’IoT può portare nella vita di tutti i giorni e nel management dell’abitazione, con vantaggi nel breve e nel lungo termine:
In Softec siamo orgogliosi di aver realizzato la prima macchina del caffè connessa! Si tratta della Home Coffee Experience de La Marzocco, che permette al proprietario di gestire da remoto la macchina e consente al produttore di ottenere interessanti insight in ottica di monitoraggio dati e manutenzione predittiva.
Vuoi sapere come connettere i tuoi dispositivi secondo il paradigma dell'Internet of Things?