Come sta cambiando l’instore Customer Journey?
Redazione Softec
21 dicembre 2020
Il futuro del Retail è luminoso per le aziende e i brand lungimiranti che sono disposti a investire su nuove strategie di marketing, digitali e di automazione.
Indice di navigazione
- I touchpoint nei 5 step della Customer Journey
- L'Omnichannel come strumento chiave
- L'automazione nella Customer Journey
- Come "misurare" la Customer Journey
- Come fare il salto di qualità
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I touchpoint nei 5 step della Customer Journey
In termini economici, nell'arco di due anni un cliente fidelizzato fornisce una redditività significativamente maggiore rispetto a un cliente appena acquisito. L'abbandono, a causa dei prezzi, della tecnologia e dei mancati touchpoint, è un problema sempre familiare nel mercato ipercompetitivo del retail. Anche l'uso di metodi comuni per mantenere i clienti sono ben noti ma costosi: tattiche come offerte di upgrade e prezzi scontati o "save desk" per intercettare i disertori spesso sono armi a doppio taglio. Com'è possibile quindi far portare a termine il percorso della customer journey in store?- Step 1: conoscenza del brand
- Step 2: considerazione del marchio
- Step 3: acquisto del prodotto
- Step 4: soddisfazione e ricordo dell'esperienza
- Step 5: Advocacy
Step 1: conoscenza del brand
Il futuro cliente entra in contatto con un brand in diversi modi: tramite esperienze di acquisto precedenti, da comunicazioni pubblicitarie tradizionali, offline o digitali, dal "passaparola" o dall'influenza dei social network. In questa prima fase, il cliente è estremamente sensibile alle informazioni che gli viene trasferita da un brand, e campagne di comunicazione mirate per il proprio target fanno significativamente la differenza per integrare l'utente nella customer journey. Touchpoint fisici:- PR e sponsorizzazioni speciali su cartelloni, pubblicità su magazine del proprio settore
- Radio, TV e stampa con campagne dedicate a prodotti mirati del brand
- "Passaparola" tra conoscenti
- Campagne online, preferibilmente a pagamento (PPC) su social, siti web affiliati
- Uso di totem e supporti digitali per sponsorizzare il proprio brand
Step 2: considerazione del marchio
Nel momento in cui l'utente conosce e riconosce il brand, entra in gioco la psicologia e la capacità di rimanere impressi nella memoria del consumatore. Sorvolando sugli aspetti puramente soggettivi ed estetici per cui un utente si avvicina a un brand, è fondamentale far leva su alcuni aspetti psicologici legati all'inconscio e alla trasmissione tramite il prodotto di un sentimento o significato profondo. Più l'emozione è legata al mood e alla vision del brand, più il cliente ne sarà coinvolto. I touchpoint fisici utilizzati sono i medesimi utilizzati nello step 1. Touchpoint digitali:- Online advertisements/PPC/Social advertisements
- Email e pubblicità media
- Blog informativi e reviews del brand
Step 3: acquisto del prodotto
Una volta che l'utente entra nella prima parte di engagement, che è anche quella più difficoltosa, è pronto ad acquistare un prodotto, sia per necessità sia per aver fatto leva sugli aspetti psicologici cui si accennava nello step 2. A questo punto si gioca tutto il rapporto con il brand, dato che l’esperienza dovrà risultare positiva per poter essere replicata, che si tratti di acquisto in store oppure online. Touchpoint fisici:- location e disposizione dei prodotti in negozio
- sponsorizzazione di prodotti particolari all'interno del negozio in vetrine, poster e volantini
- commessi e supporto al servizio clienti in store
- sito web chiaro e diretto, in linea con la comunicazione del brand
- FAQ e knowledge base
- e-commerce con supporto clienti e customer care dedicato
- newsletter e promozioni online
Step 4: soddisfazione e ricordo dell'esperienza
L'esperienza positiva provata dal cliente in negozio provocano una sensazione di soddisfazione e appagamento. Da qui l'utente inizia a far parte del "passaparola" sopra citato e continua nell'acquisto personale dei prodotti del brand. I touchpoint fisici e digitali sono i medesimi dello step 4.Step 5: advocacy
Insieme allo step di engagement del cliente, quello dell'advocacy è il più difficoltoso e fruttuoso nel lungo termine. L'advocacy è una forma di marketing che enfatizza il fatto che i clienti esistenti parlino dell'azienda e dei suoi prodotti. Più dell'80% degli acquirenti effettua ricerche online prima di acquistare e preferisce avere persone che sostengono pubblicamente il prodotto. Touchpoint fisici:- promozioni speciali in store o per clienti specifici e new entry
- "passaparola"
- promozioni online
- social network (campagne sponsorizzate e supporto libero di clienti tramite hashtag e condivisioni)
- blog partecipativi e forum community
L'Omnichannel come strumento chiave
Se si seguono gli step sopra elencati, si inserisce il cliente all'interno di una journey circolare e perpetua. Per quanto un cliente possa "assentarsi" dall'acquisto diretto dei prodotti, se è stato soddisfatto dell'esperienza, continuerà a far pubblicità al brand che ha acquistato e al suo servizio fisico e digitale. Diventa essenziale però poter creare un funnel che crei complementarietà tra i touchpoint fisici e digitali, altrimenti si torna alla problematica della perdita della visione d'insieme. E qui entrano in gioco i canali Omnichannel. La funzionalità di questi strumenti di è quella di ricostruire questo complesso viaggio del cliente tramite un CRM unico che integri tutti i dati, o un insieme di tecnologie che integrano le informazioni tra di loro.Vuoi costruire un'esperienza Omnichannel per i tuoi clienti? Contattaci!
Mettere i clienti al centro delle proprie strategie retail richiede una visione in tempo reale a 360 gradi dei comportamenti dei clienti. Interagire con i clienti su più canali produce una grande quantità di dati da analizzare. Infatti, per avere valore, queste informazioni devono essere ripulite e integrate in un'unica visione del cliente (quindi è necessario stilare alcune personas abituali che visitano il brand). Un'esperienza personalizzata influisce notevolmente su ciò che i clienti acquistano e porta a una maggiore fedeltà del marchio. I canali Omnichannel permettono di stilare le tipologie di clienti che acquistano dal proprio brand, creare messaggi personali e personalizzati ad hoc, raccogliere informazioni su quantità e qualità di vendita sui prodotti venduti in store e online. In particolare, il brand deve chiedere supporto ai dispositivi mobile dei propri clienti. Tramite mobile è possibile avere dati addizionali come:- una brand app che porta al venditore diversi vantaggi con comunicazioni personalizzate, community, notifiche push, gaming, programma loyalty, coupon, condivisione social
- le abitudini di consumo per creare un’esperienza del consumatore personalizzata e conforme al principio di omnicanalità
- integrare AR e VR all'interno del funnel di fidelizzazione del cliente e l'uso di tecnologie biometriche (controllo vocale, riconoscimento facciale, fingerprint reader)
L'automazione nella Customer Journey
La Marketing Automation offre la possibilità di disegnare e sviluppare una strategia omnichannel permettendo di gestire in un’unica piattaforma una serie di attività di marketing. Con un software di Marketing Automation il marketer può monitorare i comportamenti del consumatore, valutando l’interesse di acquisto dimostrato nei vari step del customer journey. Questi dati costruiscono una visione a 360 gradi, la cd "single customer view" per profilare gli utenti (personas) secondo i propri interessi e comportamenti. Un approccio basato sui dati permette al marketer di sviluppare azioni personalizzate e automatiche, ossia anticipare il bisogno del cliente prima che arrivi a ogni touchpoint e rispondere a questo in modo mirato. Integrando l'automazione ai canali omnichannel si possono ottenere scenari per cui un cliente, appena registrato su un sito di e-commerce e recatosi in un secondo momento nello store fisico, può essere ingaggiato dal retailer che visualizza le sue preferenze di ricerca sul sito stesso. Ancora, nel momento in cui il cliente effettua l'acquisto, riceve un'email di ringraziamento e una newsletter aggiornata sulle ultime tendenze del brand, con i nuovi prodotti e alcuni eventi speciali.Come "misurare" la Customer Journey
Nel percorso della customer journey, per il brand è importante comprendere da quale canale arrivano i Lead, mappare i touchpoint e quali percorsi vengono compiuti, per poi indirizzare i clienti con le migliori strategie per indirizzarli all'obiettivo desiderato. Per ogni touchpoint si tratterà di individuare le azioni che consentano di interagire al meglio con il cliente. Per i consumatori che si registrano in un touchpoint, la rilevazione del Customer Journey può essere ad personam. Si può sapere se il consumatore ha ricevuto, aperto e cliccato una Newsletter, se si è recato in punto vendita per l’acquisto del prodotto scontato, oppure se ha effettuato il download voucher dai social per ottenere uno sconto nell’e-commerce. Per i consumatori “anonimi” che popolano la rete, i dati delle navigazioni web andranno invece raccolti e analizzati con strumenti come Google Analytics e Semrush, generalizzando i comportamenti al fine di migliorare l’interazione nei vari touchpoint. Prendendo in considerazione quindi le realtà di customer journey, sistemi omnichannel e integrazione di automation marketing, sono fondamentalmente 4 gli elementi da tenere a mente.- 1. Nutrire la relazione con il cliente
- 2. Tailor-made content
- 3. Advocacy come obiettivo chiave
- 4. Farsi guidare dai KPI stabiliti